Ippolita Franciosi

Nasce a Ferrara e si laurea al Dams di Bologna, si avvicina alla fotografia nel 1995 e, sotto la guida di Mauro Galligani,  diviene presto un’apprezzata freelance. I suoi reportage vengono pubblicati da L’Unità, La Repubblica, Noi Donne, King, Epoca e Frontiere News.

In seguito intraprende un percorso di studi tra fotografia, memoria e tematiche di genere, occupandosi delle donne partigiane che hanno vissuto la Resistenza. Con “Streghe? Una ricerca in Toscana” ha indagato gli antichi rituali collettivi e privati praticati in quella regione.

Negli ultimi anni i frequenti soggiorni in Kosovo le hanno permesso di entrare in contatto con la minoranza Rom sulla quale ha realizzato reportage e laboratori di fotografia diretti ai bambini. Oggi progetta corsi fotografici per insegnare ai soggetti svantaggiati (migranti, donne uscite dalla tratta) a raccontarsi piuttosto che essere raccontati dai media.

NELLE FOTOGRAFIE

2007, Sahara Femminile Singolare, campi profughi nel deserto tra Algeria e Mauritania. Tratto dal reportage sulle donne attiviste saharawi

2016, Atene, Rifugiati siriani. Madre e figlia si sono ritrovate dopo il lungo e pericoloso viaggio per fuggire alla guerra, ora vivono con i fratelli in una casa a loro assegnata dalla  O.N.G. Solidarity Now.

2017, Ferrara, la Spal è ritornata in serie A dopo 49 anni.

1997, Predappio, Commemorazione morte Mussolini. Tratto dal reportage Skin Heads tra vecchi e nuovi fascismi.

2013, Skopje, Municipalità di Šuto Orizari (Šutka), Comunque Rom. Tratto da reportage Comunque Rom, un viaggio sul mondo rom dal Kosovo all’Italia passando per la Macedonia ( FYROM).

1995, Scutari, Albania, Ospedale psichiatrico.

1995, Scutari, Albania, Ospedale psichiatrico.

 

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