Se l’aeronautica italiana è oggi considerata tra le migliori al mondo per tecnologia, ricerca e innovazione, lo si deve anche al grande contributo offerto, agli inizi del Novecento, da una schiera di straordinari aviatori ferraresi. E’ in sintesi questo il succo dell’interessantissima conferenza organizzata dal Circolo della Stampa giovedì sera all’hotel Astra.
Al tavolo dei relatori un nutrito team di esperti, ricercatori e studiosi di storia dell’aviazione: Enrico Trevisani (Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara), Stefano Vita Finzi Zalman (presidente dell’aeroclub “Roberto Fabbri”), Donatella Papandrea (ASD Scuola di paracadutismo) e Simonetta Savino (vicepresidente del Circolo della Stampa).
Al centro dell’incontro, la storia dell’aeroporto cittadino, nato oltre cent’anni fa alla vigilia della Grande Guerra: un racconto emozionante e ricco di avventure, come le imprese degli uomini e delle donne che ne sono stati protagonisti. Giovanissini pionieri come Roberto Fabbri (morto a 17 anni, nel 1913, mentre provava un nuovo modello di biplano Caproni) o Laura Gaia, la più giovane aviatrice italiana che nel 1937, a soli 17 anni, ottenne il brevetto di pilota, record tuttora imbattuto. Oppure Assi della Grande Guerra e instancabili innovatori, come Michele Allasia e Pico Cavalieri, come Umberto Klinger (che organizzò e diresse la prima compagnia di bandiera italiana) e, naturalmente, come Italo Balbo, le cui imprese sono conosciute in tutto il mondo.
Ma l’incontro di giovedì sera ha posto l’accento anche sulle possibili prospettive di sviluppo dell’aeroporto cittadino. Prospettive legate in primo luogo alla vocazione turistica del territorio ferrarese, ma anche all’incremento delle attività sportive e del tempo libero, fiori all’occhiello dell’aeroclub “Roberto Fabbri” e della scuola di paracadutismo ASD dell’aeroporto.
La serata si è chiusa con una straordinaria proiezione di foto d’epoca e di documenti storici presentati da Marco Nonato, appassionato e conosciutissimo scrittore e ricercatore ferrarese, ospite d’eccezione del Circolo della Stampa.
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