Secondo appuntamento venerdì prossimo 30 novembre, nella sala conferenze dell’hotel Astra (viale Cavour 55, ore 21) per la nuova stagione di incontri organizzati dal Circolo della Stampa di Ferrara. Ospite della serata lo scrittore e saggista Paolo Enrico De Faveri, che presenterà il suo libro “Simboli Massonici Disvelati” (Edizioni Mediterranee, 2017).
Testi e riti misteriosi, un’iconografia iniziatica in genere poco conosciuta e studiata e spesso guardata con sospetto, accompagnano da sempre l’esistenza della Massoneria, contribuendo sicuramente a confondere o a rendere meno decifrabile il significato, il senso profondo di questa secolare realtà. Scavando fino a trovarne le radici, il libro di De Faveri si propone come una sorta di manuale dei simboli e dei linguaggi della tradizione massonica: un testo destinato a tutti, iniziati e non, ma rivolto in modo particolare agli stessi liberi Muratori, lungo un percorso che accompagna il lettore dall’antico Egitto, fino al mito dei Templari e dei Rosacroce. Un cammino affascinante, strettamente connesso ai segreti di un’altrettanto misteriosa “scienza” esoterica, quella cioè dell’Alchimia che, con la Massoneria condivide l’appellativo di Arte Reale.
Il risultato è che, nonostante si tratti di un saggio pensato per gli “addetti ai lavori”, il libro riesce ad appassionare anche chi è a digiuno, o quasi, della materia.
Paolo Enrico De Faveri (1956), laureato in giurisprudenza all’università di Bologna, esercita la professione forense a Padova. Ha pubblicato tre raccolte di poesie, il poemetto in endecasillabi Il mistico Connubio (Mimesis, 2008) di contenuto ermetico-alchemico e I dialoghi (Mimesis, 2010), sulla falsariga di un testo attribuito fittiziamente ad un filosofo del VII secolo dopo Cristo.
Tutta la sua opera è influenzata dalla filosofia ermetica e dall’alchimia e dalle tradizioni iniziatiche mediterranee, alle quali De Faveri dedica i suoi studi da oltre venticinque anni.
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